Nascosto in piena vista al centro del corso addobbato a festa, l'uomo senza tempo se ne stava li a suonare il suo strumento fatto con le vite degli altri. La sua anonima melodia è solo da cornice per quel fanciullo che vive mostrando il suo aquilone, ridendo del nostro affanno e mostrandoci quanto il poco sia la vera ricchezza...
Era una domenica pomeriggio, credo qualche giorno prima del Natale, quando durante una passeggiata in centro notai un "artista di strada" con una specie di tastiera appoggiata su un tavolino di legno raccattato chissà dove. Era al centro della strada, seduto che suonava eppure tutti gli passavano accanto senza neanche notarlo. Invisibile. Eppure sapeva suonare ed il volto era sorridente. La musica, forse, era ciò che rimaneva della sua fanciullezza ed al contempo era tutto ciò che aveva. Eppure sorrideva.
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