Invero credo che non ha alcuna importanza attribuire l'uno o l'altro nome al nostro Creatore. L'importante è sapere che al di sopra di noi mortali esiste un Essere soprannaturale; che si chiami Dio, Maometto o come altro preferiamo che diffrenza fa? E, poi, non è certamente dal colore della pelle che si può giudicare l'uomo ma piuttosto da quello che afferma Lei: Il Comportamento.Come vede le mie idee non sono lontane dalle Sue. Un cordiale saluto. - Da Nello Maruca a Vincenzo Cataldo.
Dio crea l'uomo al quale indica due strade .Una di facile percorribilità
in quanto priva di ogni ostacolo, liscia e dritta l'altra, invece, ciottolosa e contorta ,difficile da percorrere. La prima, apparentemente migliore della seconda, a fine corsa porta, però, nel precipizio l'altra, quella di difficile percorribilità al suo temine introduce l'uomo nel migliore dei posti: Il Paradiso.(Tutto questo, ovviamente, ha valore per i cristiani.) Il Creatore non obbliga l'uomo di seguire l'una o l'altra strada; la scelta la fa l'uomo stesso con l'intelligenza che Dio gli ha fornito. Chi, quindi, - ed entro nell'oggetto del nostro scambio di idee - non vuole ascoltare le buone parole, intese come giuste indicazioni, pur se malmenato potrà patire il dolore corporeo ma resta pur sempre con l'animo nero.Il suo atteggiamento non muta perchè il suo cervello elabora le cose in maniera difforme da come, invece, la pensa la maggioranza degli esseri umani.
Con ogni stima - Nello Maruca -
In effetti se l'uomo non recepisce col ragionamento le azioni violenti lo feriscono nel corpo ma l'intimo, probabilmente, resta invariato. Ciò, ritengo, perchè la sua natura lo ha strutturato in maniera da ragionare a modo proprio.
Con simpatia. Nello Maruca..
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