Scritta da: Francesca Zangrandi
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
C'è l'esigenza di un contatto tra noi umani.
Persino un semplice saluto ad uno sconosciuto può essere un toccarsi.
Sono un'osservatrice di attimi che altri compiono.
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C'è l'esigenza di un contatto tra noi umani.
Persino un semplice saluto ad uno sconosciuto può essere un toccarsi.
Sono un'osservatrice di attimi che altri compiono.
Io credo nei mobili. Ognuno ha la sua credenza.
Anche l'essere più cattivo in fondo all'animo ha un pizzico di bontà; è, però, difficile scovarlo.
Il benessere non colma le sofferenze dell'animo.
Siamo quello che vogliamo essere, solo non abbiamo ancora deciso cosa...
Inutile pensare al superfluo se il necessario ha un peso inferiore.
Bisogna apprezzare ciò che abbiamo non perché si potrebbe perdere, ma semplicemente perché lo abbiamo.
Sai cosa vedo nelle persone tanto intelligenti, o che almeno si credono tali?
Poca umiltà.
Una persona intelligente non pensa di cambiare perché crede di andare benissimo così com'è.
Preferisco un ignorante se sa di esserlo che un intelligente che crede di esserlo.
La notte non riporterà le parole dette o le cose fatte, ma le parole non dette e le cose non fatte, ma che dovevamo dire e che dovevamo fare.
Creare teorie sulla realtà, in generale razionalizzarla non significa altro se non creare degli insiemi che raggruppano i vari oggetti tra loro, e trovare le connessioni possibili tra questi insiemi.
Questo non aggiunge nulla a ciò che già si sa, può solo aiutare a vedere cose che prima non si vedevano, aiuta solo a distinguere gli oggetti, classificarli, e vederne le interconnessioni, ma non avvicina neanche un po' alla soluzione delle grandi domande.
Prima ci si chiedeva come mai le mele cadessero dagli alberi, oggi ci si chiede come mai esistono le particelle e come mai queste abbiano massa.
La domanda si è solo spostata.
E allora come mai continuiamo in un processo che non porta alla soluzione delle domande, ma porta unicamente a creare categorie, e notare cose che prima non si notavano?
Perché ci piace tenere la mente occupata, e ci fa paura non pensare.
Il ragionamento in se non porta a nulla.
E allora perché io propongo e continuo questo ragionamento?
Perché la coerenza non è umana.