Scritta da: bodyart
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Luglio: in New York, per l'Indipendence Day ero un patriota. Ho ucciso qualcuno in Battery Park, ma più tardi sono morto io nel reparto mutande di Macy's.
Composta nel 2007
Luglio: in New York, per l'Indipendence Day ero un patriota. Ho ucciso qualcuno in Battery Park, ma più tardi sono morto io nel reparto mutande di Macy's.
Giugno: in New York, ero la pizza di Sant'Antonio nella Annual Sagra di Little Italy e, cantando, mi hanno portato in processione, su e giù, per Cuffaro Avenue, dove c'è una Casa Sicilia. Poi (siccome sono andato bene) hanno detto che mi richiameranno per fare la Vergine di Pompei immersa nei gladioli.
Maggio: in New York, ero negro per il giorno di Martin Luther King e ho mangiato kielbasa, falafel, tacos, zeppole, baklava, knishes, ciambelle Dunkin Donuts. Sono ingrassato metro dopo metro e sono scoppiato per tutta Fifth Avenue. E (aiuto!) Mi hanno visto-visto Dolce & Gabbana. Erano lì.
Aprile: in New York, mi sono sono svegliato, ed ero la Sorpresa dentro un uovo di Pasqua dipinto, e siccome era primavera, mi hanno rotto nei Strawberry Fields del Central Park.
Marzo: in New York, per il St. Patrick's Day, ero irlandese al mattino, greco al pomeriggio, turco la sera e... Google di notte.
Febbraio: in New York, per tutto l'ultimo week del mese, ho indossato la giacca di Veronesi, i pantaloni di Rubbia, gli occhiali di Dulbecco e il tono di voce di Margherita Hack. Così sono stato quattro invece di niente.
Gennaio: in New York, al Capodanno cinese di Chinatown ero - con il codino nevoso - il dragone che danza lungo tutta Broadway.
Quando vivo in Manhattan, dove mi chiamano Grazioso Deriga, il tempo è l'Hudson River, ed io l'acqua che scorre.
La ragione ha bisogno anche di fede... poiché non sempre risposte sui grandi problemi dell'esistenza incidono sul vero significato della vita.
Cosa ti chiede in fondo la vita...
Di viverla, quasi fosse niente.