Scritta da: Francesca Zangrandi
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Io non pretendo che tu capisca cos'è l'amore, ma pretendo che rispetti chi lo ha già capito.
Composta mercoledì 16 dicembre 2009
Io non pretendo che tu capisca cos'è l'amore, ma pretendo che rispetti chi lo ha già capito.
Il dotto, l'uomo di scienza medio, rispetto a un genio, e cioè a una creatura che o genera o partorisce, nel più ampio senso di ambedue i termini, ha sempre qualcosa della vecchia zitella: come questa infatti non se ne intende di questi due preziosissimi doveri dell'essere umano.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Eternità.
Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla.
Non chiederti cosa non hai fatto. Non chiederti cosa potresti fare. Chiediti cosa hai fatto senza risultato e non ti porrai più queste domande.
Non ho la fortuna di credere in un paradiso, ma nemmeno la sfortuna di non immaginarlo.
Che senso ha la vita,
cosa siamo, qual è il motivo della nostra esistenza,
perché questo calvario, forse siamo parte d'un sogno, d'un incubo,
o peggio siamo marionette d'un grande gioco.
Dobbiamo pensare, d'altronde credo sia verità inconfutabile,
che la nostra esistenza dura un attimo, la vita è solo il momento che stiamo vivendo; ora sto scrivendo, fra un secondo questo farà parte del passato dove materialmente non si può tornare, si può viaggiare in esso solo col pensiero, a volte fievole, moriamo rinascendo ogni attimo.
Che senso ha; stare nel bar, ascoltare musica, parlare con gli amici, lavorare, amare, tutte cose che nel momento danno piacere,
dopo non rimane niente, tutto parte del passato, è morto...
e il più delle volte non rimane nemmeno il ricordo.
Tutto il nostro mondo interiore
è realtà,
esso è forse più reale
del mondo visibile,
se si definisce fantasia o favola tutto ciò che
appare illogico,
si dimostra soltanto
di non aver capito la natura.
Si vive cercando e cercando viviamo.
Il tempo sfugge a chi non sa coglierlo.