Scritta da: Giuseppe Ierna
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Il meglio ce lo lasciamo per strada per colpa dell'orgoglio e raccogliamo il peggio per colpa dell'ingenuità.
Composta venerdì 5 febbraio 2016
Il meglio ce lo lasciamo per strada per colpa dell'orgoglio e raccogliamo il peggio per colpa dell'ingenuità.
La verità non esiste, né la propria né quella altrui. Esiste solo in forma di fatto accaduto che dura solo per l'istante in cui accade e viene osservato. Quando smette di esistere non è più, e lì inizia il valzer dell'opinione opinabile, alla ricerca di quella verità impalpabile che è stata vera solo un istante. Né ciò che raccontiamo, né ciò che ascoltiamo, né tantomeno ciò che ci raccontiamo corrisponde a verità. È solo opinione, solo convinzione.
L'idea è quella di vedere i propri simili come alleati e il sesso opposto come preda o predatore, questo forse innesca la scintilla, ma come ogni scintilla può innescare il bene o il male, indistintamente. È forse l'inganno ancora il miglior modo di raggiungere l'opposto? Credo di sì. Bisogna sempre creare la curiosità, il bisogno, la passione, piuttosto che tentare di indurla o spiegarla. Tutto ciò si può evitare con lo stesso sesso, dove c'è naturale affinità, ma con il sesso opposto, lì vige ancora il piacevole inganno.
L'uomo senza ispirazione brancola nel buio. Egli non si preoccupa che del futile, la propria salute e il proprio benessere non contano. Questa la malattia della nostra gioventù: assenza di ideali, assenza di ispirazioni e assenza di idoli sani dai quali prendere spunto. In ogni minuto il nostro tempo sembra impegnato ma impegnato a fare cosa? Qualcosa di buono si spera. Alla fine dei giorni chi si sentirà fiero?
Non possiamo affermare nulla di alcuno, con certezza; infatti siamo incompleti e come tali abbiamo una visione che non può essere che parziale: in essa ciò che esprimiamo può essere dunque solo fallibile; può essere solo la "nostra" visione e non certo la verità.
Tutte le risposte sono già dentro di te. Anche se non lo sai.
Qualsiasi rapporto deve alimentarsi di una forma di reciprocità in modo da non deteriorare o avvelenare ciò che unisce.
C'è un grande silenzio, dove non c'è mai stato suono. C'è un grande freddo dove il calore non arriva mai e una grande tristezza nella vallata della desolazione, dove le anime dei maledetti e dei disillusi camminano mano nella mano verso un viaggio che ritorno non contempla.
È un'altra era di rivoluzione artistica e rinnovamento dove si fa spazio l'abbandono totale degli stereotipi, dove tutto può trasformarsi in una piccola finestra sull'universo, collegata agli aspetti più naturali ma anche più selvaggi dell'essere umano. Del resto sin dall'inizio dei tempi, il rapporto tra universo e creatore ha sempre generato vita così come il rapporto tra natura e uomo ha generato arte.
È facile essere grandi quando si hanno i mezzi per corrompere ogni cosa. Il difficile è esserlo nella vita di tutti i giorni con l'umiltà di essere se stessi con quello che si ha.