Scritta da: Paola Marcato
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
La forza di volontà è un muscolo da allenare.
Composta domenica 22 novembre 2015
La forza di volontà è un muscolo da allenare.
Sulla morte rinasce la vita. Le foglie degli alberi cadono e muoiono, ma altre foglie prenderanno il loro posto in tempi migliori. Tutto ciò che vive è fatto anche per morire, ma tutto ciò che muore è fatto anche per rinascere.
La responsabilità è un fardello gravoso. Un'idea dei più forti che rischia ogni giorno di rimanere schiacciata sotto il peso dell'irresponsabilità altrui.
Il termine "innaturale" rappresenta un paradosso che descrive una condizione impossibile in natura.
L'occhio della mente è rivolto a ciò che può vedere in sé e fuori, e se non si ha una mente che sia disposta a supporre l'esistenza di ciò che non vede, difficilmente essa riuscirà a staccarsi dalla ricerca esterna. Penserà sempre di avere bisogno di qualcosa, che il suo stato d'animo dipenda da una mancanza e dimenticherà, così, persino ciò che ha, e questo non solo per quanto riguarda affetti e oggetti presenti ma soprattutto per le proprie risorse interiori. La sua priorità sarà sopperire alla mancanza e non sarà in grado di capire, percepire, sentire che non gli manca nulla di ciò che gli necessita per vivere.
Noi spesso siamo malati di ciò di cui non abbiamo bisogno, per l'ignoranza che manteniamo verso le nostre più profonde capacità di resilienza e adattamento.
L'ermetico interconnette sfiduciando la semplicità.
L'evoluzione umana somiglia a un vermicello interrato che, man mano che avanza, si allunga mantenendo la propria coda negli spazi di origine. Ciò limita la nostra proprietà di azione e impedisce la comprensione dei compiti affidatici dal Cosmo, ponendoci in questa terra.
Negare l'esistenza di una presenza indimostrabile equivale, al contempo, ad effettuarne la presenza. Ciò vale per gli attributi di Dio come per gli attributi dell'uomo.
L'errore domina, ma Signore è l'esatto.
Sonnecchia la verità nella sequenza ontogenetica: perfettismi inesistenziali si esprimono nel destino immobile dello psicolinguista che non conosce felicità.