Personalmente vedo le tentazioni come qualcosa da combattere...Sono dei degni rivali perchè ci sanno prendere nei nostri punti deboli, ma se impariamo a resistergli (PERCHE' SI PUO'...ed è certo!) non c'è più niente e nessuno che non ci possa far sentire padroni di noi stessi. Se si osserva questa mia considerazione sotto un altro punto di vista si può notare come delle persone qualunque possano concedersi alle proprie tentazioni, mentre solo le persone "toste" (diciamo così va..) si possano distinguere dal resto!Morale della favola, per compiti più tosti servono persone più toste e se si vuole godere di un minimo di personalità, non bisogna comportarsi come un "chiunque". ...Poi, da che mondo è mondo, da niente non viene niente...e come si può pensare che concedersi alle tentazioni (che non richiede alcuna fatica), possa in qualche modo aiutarci a crescere?...Spiacente, ma il consiglio/o quanto detto da Oscar Wilde è alquanto poco producente, utile e maturo.Ciao a tutti
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