Scritta da: Lucio Doria
Non bisogna essere etero per dimostrare di essere un vero uomo.
Composta martedì 20 novembre 2018
Non bisogna essere etero per dimostrare di essere un vero uomo.
Io sono etero: no!
Io sono gay: no!
Io sono trans: no!
Io sono bisex: no!
Io sono lesbica: no!
Io sono un essere umano: sì!
Stesso genere di genere diverso!
Io, da gay, non sono niente, anzi sono tutto, compreso umano, compreso gente. Gente che ride, che piange, che sente. Gente che soffre ma che, nonostante le ferite, ancora vive intensamente.
Se la mia omosessualità ti disturba così tanto, al punto di influenzare le tue scelte e il corso della tua vita, la colpa non è né mia né dei miei simili, è bensì solo frutto delle tue supposizioni oppure delle tue convinzioni, o meglio, pseudo tali.
As quite a few have already said, being gay is the same as being straight. Sexual preferences differ, but the tip-tops are more or less the same or at least alike.
Come molti hanno già detto, essere gay e come essere etero. Le preferenze sessuali sono diverse, ma le godurie sono pressappoco le medesime o perlomeno paragonabili.
Si sa che tra me e te non c'è il noi, perché il noi siamo noi, solo noi. Io e tu, tu ed io, sempre in pieno idillio.
La mia penna parla, anzi grida, tra la quiete e la smania delle parole che gli detta la mi anima sempre più assetata di giustizia e d'uguaglianza.
L'amore è una poesia, un'armonia, un frastuono, una carezza, un abbraccio, un tuono, una tempesta, un tumulto, un sorriso, un pianto, una distanza, una vicinanza. È un accostamento di due anime. Punto.
Sono abbastanza sicuro [...] che la guerra contro l'omofobia si vinca solo con il porta a porta, con il passaparola, con la raccolta differenziata (delle persone). Una conquista metro per metro, centimetro per centimetro, tutti i giorni tutte le ore tutti i minuti. In metropolitana due sconosciuti, magari senza cattiveria (questo "senza cattiveria" ha fatto migliaia di morti, soprattutto tra le ragazze e i ragazzi, e non è un modo di dire, un paradosso, un'iperbole, purtroppo), due sconosciuti dicono qualcosa di omofobo? Gentilmente li si interrompe e si chiede conto. Scusa, cosa hai detto? Perché? Fammi capire. E così sempre, pronti a rompere il cazzo ogni volta, al vicino di casa, al compagno di banco (scuola e chiesa), al vicino di buca al golf. E pronti a spiegare quelle quattro cose in croce. Con calma, con precisione, con decisione. Questo, alla lunga, sì, mi sembra potrebbe funzionare.
Dobbiamo tutti impegnarci per eliminare l'omofobia, che ancora oggi impedisce la pari opportunità di esercitare diritti e doveri che sono la base della democrazia.
Scusa, ma ti vedo solo come un etero.