Togli all'essere umano medio la menzogna della sua vita e lo deruberai della felicità.
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Togli all'essere umano medio la menzogna della sua vita e lo deruberai della felicità.
Ma da quel giorno la sua vita è cambiata. Nessuno ha mai saputo perché, ma nulla è stato più uguale. Qualcosa di cattivo si è annidato in lui. Una bestia, un terribile animale ha fato la sua tana dietro il suo cuore, pronto ad uscire in ogni momento, a colpire, con rabbia, con cattiveria, figlio della sofferenza e di un amore distrutto. Da allora la vita a casa non è stata più possibile. Silenzi e sguardi sfuggenti. Non più un sorriso, proprio con la persona che più ha amato. Poi il processo. La condanna. Sua madre che non ha testimoniato a suo favore. Suo padre che l'ha sgridato. Suo fratello che non ha capito. E nessuno che abbia mai saputo niente, tranne loro due. Custodi forzati di quel terribile segreto...
L'amore non è una cosa che si può avere, bensì un processo, un'attività interiore di cui si è il soggetto.
Posso amare, posso essere innamorato, ma in amore non ho un bel niente.
In effetti meno ho e più sono in grado di amare.
"Hermione", intervenne Harry, che lo considerò un colpo basso, "mi ha appena salvato..."
"Non me ne frega niente", urlò lei.
La libertà uno se la deve guadagnare e difendere. La felicità no, quella è un regalo, non dipende se uno fa bene il portiere e para i rigori. La felicità: come mai mi permettevo di nominarla senza conoscerla? Suonava svergognata in bocca a me, come quando uno si vanta di conoscere una celebrità e la chiama col suo nome, dice Marcello, per indicare Mastroianni.
Io ti verrò a cercare. Lo sai che lo farò. Ma la domanda è: Tu faresti lo stesso con me? È questo che devi capire. Perché un giorno la smetterò di inseguirti.
Ancora una volta, sentiva che la vita la trattava in maniera diversa dalle altre persone: le forniva molteplici occasioni affinché potesse conseguire un risultato ma, quando era ormai prossima alla meta, il terreno si spalancava sotto i suoi piedi, e lei veniva inghiottita.
E mentre guardo le distese di lava dura dal finestrino e il sole che brucia sopra il cono di un vulcano spento penso che l'amore è questo. Che la felicità è qui. Che Vasco c'è quando mi sorride accanto, ma che è al mio fianco anche nell'assenza. Che la felicità è questo. È sapere che con Vasco non mi sentirò mai monca quando non c'è, ma con un braccio in più quando è con me. È un bambino che sorride sul sedile posteriore di una macchina e uno che aspetta solo che il mondo gli si spalanchi davanti. Ed è davvero così. Una cosa semplice, l'amore. Il resto - ossessioni, ansie, struggimenti - è roba che ha a che fare con l'affanno. E l'amore felice non s'affanna. L'amore felice respira lentamente, a pieni polmoni. Avrei dovuto capirlo, quando mi credevo felice col fiato corto.
E la vita è dispettosa, ci spettina i progetti, quando ci regala un incontro non sta a guardare il momento, quando regala decide lei, poi sta a noi decidere se accettare o meno il regalo. Così poi la vita se non accetti si riprende, si offende come una bambina che porta via i suoi meravigliosi giochi e va a giocare altrove.
Il destino ha un progetto per noi ma non azzarda imporsi sui nostri reali desideri, alla fine cede, si rassegna contento al nostro volere.