Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro? Non lo sai eh? E allora lascia perdere la matematica. Inventa quello che non c'è. Perché quello che c'è è di tutti. Ma se riesci a trovare quello che non c'è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo. E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive. Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo! Le storie sono come le persone. Non sono fatte per stare sole. Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua. Guardati intorno! Quel qualcuno non è lontano da te. È l'altra metà del libro. Non perdere tempo a scrivere altre pagine... Cercalo! Il resto lo scriverete insieme. Perché non c'è niente di più riuscito di due storie che s'intrecciano.
libro bellissimo! ha davvero dato voce ai mie pensieri. come alice, anche io non mi sento omologata, mi piace staccarmi dalla massa per inseguire i miei ideali, non mi rassegno all'idea famosa del "o ti pieghi o ti spezzi" (che poi è la teoria messa in giro da malari), e soprattutto, anch'io ho paura di buttarmi senza il materasso, anch'io sono nata senza paracadute. ho un'amica come carolina e il nostro rapporto è come quello tra le due amiche del libro. purtroppo conosco molte ragazze come giada e ludovica, ma più di tutto vorrei incontrare un 'carlo'. un libro che mi ha cambiata e mi ha dato la voglia di raccogliere i sogni che ho appiccicato al soffitto della mia stanza, sto solo aspettando il momento, cercando di inventare quel che ancora non c'è!!!
riflette anche un po' la mia....soprattutto quella con "giorgio"...leggevo e ritrovavo le parole che sono sempre state dentro di me e nn ho mai voluto ascoltare...
Commenti