Io ti scelsi tra tutte le donne perché tu ripetessi sulla terra il mio cuore che danza con le spighe o lotta senza quartiere quando occorre.
Io ti chiedo dov'è mio figlio?
Non m'attendeva in te, riconoscendomi, e dicendomi "chiamami per uscire sulla terra e continuare le tue lotte e i tuoi canti?"
Rendimi mio figlio!
L'hai dimenticato sulle porte del piacere, oh prodiga nemica, hai dimenticato che venisti a questo appuntamento, il più profondo, in cui entrambi, uniti, continueremo a dire per la sua bocca, amor mio, ahi, tutto ciò che non riusciamo a dirci quand'io t'innalzo in un'onda di fuoco e sangue, e si raddoppiala vita tra di noi, ricordati che qualcuno ci chiama come mai nessuno ci ha chiamato, e che non rispondiamo e restiam soli e codardi davanti alla vita che ci neghiamo.
Prodiga, apri le porte e che nel tuo cuore il nodo cieco si disciolga e voli con il sangue e col mio per il mondo.
Composta domenica 16 agosto 2009
dal libro "I versi del Capitano" di Pablo Neruda
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