Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
Eppure generammo Robb, quella notte. Assieme, Ned e io generammo un re.Commenta
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Eppure generammo Robb, quella notte. Assieme, Ned e io generammo un re.Commenta
Jaime si costrinse a sorridere, lo stesso sorriso di quando al mondo non esisteva niente che potesse spaventarlo.Commenta
Tutte le cose proibite diventavano desideri nel suo cuore.Commenta
Non mi sei mai piaciuta, Cersei, ma rimani pur sempre mia sorella, per questo non ti ho mai fatto del male. Ora le cose sono cambiate, tu hai posto una fine, perché io ti farò del male, Cersei. Non so ancora quando, né come, ma dammi solo un po' d tempo. Verrà il giorno in cui sarai convinta di essere al sicuro, di essere felice, ma di colpo la tua gioia si trasformerà in cenere. E allora saprai che il debito sarà stato pagato.Commenta
È che, infatti, quei quattro uomini, d'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis, erano venerati da chiunque portasse la spada, come nell'antichità erano venerati i nomi di Ercole, di Teseo, di Castore e di Polluce.
"Credo, o almeno spero," fece Raul, cupamente, "che ciò che amo sia degno di me, ma se fosse vero che è un amore indegno, come voi tentate di farmi credere, signor Duca, me lo strapperò cuore, dovessi strapparmi con l'amore anche il cuore".
Il potere è forte in te.Commenta
Passarono le settimane e passarono i mesi.
Ivan e Giada continuarono a vedersi, sempre allo stesso posto, sempre allo stesso orario, sempre con lo stesso intento.
"Ehi Ivan..." sospirava Giada, sdraiata sulla spiaggia a pochi passi dal bagnasciuga, la testa poggiata sulle gambe del ragazzo e le mani sul proprio ventre.
"Sì, Giada? Dimmi" rispondeva sempre lui, come se fosse la parte di un copione già scritto, e sorrideva mentre passava una mano tra i capelli cremisi di quell'angelo e fissava il cielo riflettersi nei suoi occhi, del solito colore così chiaramente indefinito.
"Raccontami una storia..."
e così scorreva il tempo, storie su storie, personaggi su personaggi, emozioni su emozioni, fino a quando il sole spariva in lontananza, purtroppo non sul mare bensì dietro le montagne, e veniva il turno della luna e di tutte le stelle, sue fedeli suddite, di specchiarsi negli occhi, spesso lucidi, di Giada Stella.
Le storie di Ivan, poi, sembravano davvero infinite. Ne aveva scritte decine e decine ancor prima di incontrare quella splendida ragazza, alla quale continuava a raccontarle, ma adesso che il suo cuore era in subbuglio, giorno e notte, l'ispirazione sembrava non dargli pace. E scriveva, senza fermarsi mai se non per raccontare, raccontare a colei di cui si era innamorato quelle storie di cui lei si era innamorata.
Storie d'amore, tantissime, storie tristi, storie forti, storie fantastiche, storie di vita vissuta. Storie.
E da ognuna scaturiva un'emozione diversa, tante emozioni diverse, tantissime emozioni uniche.
Una, due, tre, cinque, dieci, venti, trenta, quaranta, cinquanta, cento.
Centoundici emozioni.
"Ehi Ivan..."
"Sì, Giada? Dimmi"
"Raccontami una storia..."
e lui raccontava di squallidi scenari, di ricordi trasfigurati dalla realtà, di verità nascoste, di canzoni di sottofondo a momenti fantastici, di ragazzini e ragazzine, di uomini e donne, di nonni e nonne, di navi d'oro, di Dio, di gente che si è amata e odiata e tradita, di limiti, di bocche baciate in discoteca senza un vero senso, di anni d'attesa passati ad adorare la stessa inesistente persona, di disperazione, di sogni disillusi, di pianti e di carezze.
Di vita. Semplicemente.
"Ehi Ivan..."
"Sì, Giada? Dimmi"
"Raccontami una storia..."
"Ma certo..."
Verme Grigio era rimasto Verme Grigio. Quando lei gli avevamo domandato il perché, la sua risposta era stata: "è un nome fortunato. Il nome con cui questo soldato è nato era un nome maledetto. Era il nome che questo soldato portava quando è stato preso come schiavo. Mentre Verme Grigio è il nome che questo soldato ricevette il giorno in cui Danaerys, Nata dalla tempesta, gli ridiede la libertà"Commenta
Tua è la mia spada. Tua è la mia vita. Tuo è il mio amore. Il mio sangue, il mio corpo, le mie canzoni, tutto quanto tu possiedi. Io vivrò e morirò al tuo comando, mia regina!Commenta