Scritta da: MartyEss
A volte pensavo addirittura che magari quella mia differenza dagli altri potesse essere causata anche da un errore strutturale. Cioè, magari eravamo proprio diversi dentro. Come percezione. Facevo dei viaggi mentali pensando che magari quello che chiamavo verde per loro era giallo. Che magari il sapore che sentivo nel mangiare la pasta loro lo provavano gustando il pesce. Ecco perché a qualcuno piace una cosa e a qualcun altro un'altra. Semplicemente perché persone diverse sentono sapori diversi. Quindi, magari quando uno dice, mi piace il pesce, e un altro dice, mi piace la pasta, in realtà stanno parlando dello stesso sapore. Una volta mi sono intrippato pensando che nulla sa di nulla finché non c'è un incontro. Che la mela non abbia sapore finché non si incontra con una bocca che la morde. Dall'incontro tra la mela e la bocca nasce il sapore e quindi ognuno di noi nella propria vita crea sapori diversi... Come i profumi che cambiano in base alla pelle. Tutto è neutro. Sei tu che dai il sapore alle cose, incontrandole.
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    Scritta da: °*Iside*°
    Credendo a tutta questa storia del colpo di fulmine, conservavo la forma della verginità.
    Una verginità nei gesti, nei sentimenti, nelle parole.
    Conservavo gelosamente uno scrigno pieno di parole mai pronunciate, gesti mai compiuti, sguardi e sentimenti mai vissuti, mondi mai visitati.
    Alla donna della mia vita, il giorno che l'avrei incontrata, avrei donato un campo di neve immacolato, intatto, mai calpestato prima, senza nemmeno il segno di una piccola impronta.
    E sarebbe stato tutto suo, solamente per lei.
    E io, quel campo innevato, lo proteggevo.
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