Scritta da: Mario Biasiotti
in Frasi & Aforismi (Morte)
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
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Una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla morte, un argomento triste che però molti letterati hanno saputo affrontare in modo delicato. Esiste poi una sezione apposita che invece raccoglie tutte le frasi per fare le condoglianze.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
Dobbiamo essere contenti di morire se non possiamo vivere come uomini o donne liberi.
Senza la possibilità del suicidio, avrei potuto uccidermi molto tempo fa.
Morire è tremendo, ma l'idea di morire senza aver vissuto è insopportabile.
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Non c'è niente da temere da un cadavere, Harry, non più di quanto di debba aver paura del buio. Lord Voldemort, che segretamente li teme entrambi, non è d'accordo. Ma anche questo rivela la sua mancana di saggezza. È l'ignoto che temiamo quando guardiamo la morte e il buio, nient'altro.
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po' dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C'è rimasto ben poco che possa morire.
Fiutavo la morte nell'aria, e adesso che la fiutavo non ero poi così sicuro che avesse un buon profumo.
La morte si sconta vivendo.
Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obiezioni, il destino.