Ma no, mia cara, non si tratta di accorgersene o meno, è che tu hai dato giustamente la tua interpretazione che va rispettata, grazie per aver commentato.
Quasi tutti gli aforismi conservano in sé delle metafore e non vanno sempre presi alla lettera, ma nel loro ampio significato. Qui non mi riferisco a nessuna ricompensa dell'aldilà, ma ad un fatto obbiettivo che nella vita per ottenere qualcosa di bello, di desiderato bisogna prima attraversare un percorso di vari impedimenti e anche di sofferenze.
Secondo me non bisogna avere per forza una ricompensa. È quello che intendi, credo. Per me non c'è inferno ne paradiso perché se esiste qualcuno che ci ha creato per quale motivo dovrebbe darci la vita se poi la si distrugge. Non ha molto senso, io la prendo sul persolanale ad esempio: creerei una cosa che non mi piace? Ovviamente no, ma allora non vorrei distruggerla perché ci tengo.
Secondo me se davvero qualcuno ci ha creato non guarda i peccati che hai commesso ma guarda il momento in cui ti sei pentito dei tuoi peccati.
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