Scritta da: Giovanni Battista Quinto
in Frasi & Aforismi (Religione)
L'assenza di Dio, nella nostra vita, oscura la coscienza rendendola acerba ed improduttiva.
Composta martedì 23 aprile 2019
L'assenza di Dio, nella nostra vita, oscura la coscienza rendendola acerba ed improduttiva.
Nella frase "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" Gesù, a mio modesto avviso, voleva farsi tramite della debole fede dell'uomo per chiedere a Dio di rafforzargliela. Non era lui a sentirsi abbandonato, piuttosto esprimeva il senso di abbandono che talora, per loro debolezza, gli uomini avvertono di fronte a Dio. E si è voluto fare uomo anche sotto questo aspetto.
Erano tanti gli sguardi da cibare. Dio creò così il cielo.
La volontà di Dio, i primi a compierla sono: Gesù e lo Spirito Santo.
Se credi in Dio ricorda che la Sua casa è sempre aperta e tu puoi entrarci quando vuoi, non solo la domenica per la messa.
Dio è imparziale, non scende a compromessi e per il peccato non fa sconti a nessuno.
La fede è quel sentimento piantato nel cuore e il suo frutto è la preghiera, se ciò non avviene non puoi dire di essere un vero credente.
Non sapendo come far indossare i pigiami ai cuori Dio creò le preghiere.
Non solo scarseggia la fede, ma sono sempre più soli coloro che la difendono.
La fede in Dio è una nave che non si stanca mai di dissetarsi di nuovi porti di saggezza e fraternità. E mai muore perché sa che ogni porto è l'avvio di un nuovo viaggio verso un altro.