Con ragioni convincenti mi hanno provato che Dio non esisteva, ed io ho creduto loro. Più tardi ho visto Dio, poiché è venuto e mi ha abbracciato. Ed ora a che cosa devo credere: ai ragionamenti altrui o alla mia propria esperienza?
Dio creò il mondo e infine creò anche l'uomo e la donna. Adamo ed Eva vivevano felici nel Paradiso Terrestre; a loro era concesso tutto, tranne mangiare il frutto proibito dell'albero della conoscenza del bene e del male. L'uomo, disubbidendo Dio, ora era in grado di distinguere il bene dal male e quindi di fare le proprie scelte. Se nel mondo ci sono dolore, crudeltà e ingiustizia non è per colpa di Dio, ma è tutta opera dell'uomo che sovente sceglie la via del male.
Come la freccia dell'arciere addestrato, quando si allontana dalla corda dell'arco non si da riposo prima di arrivare al bersaglio, così l'uomo è creato da Dio avendo come obiettivo di Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio.
La scienza mi dice che deve esserci un Dio. La mente mi dice che Dio non lo comprenderò mai. E il cuore mi dice che non ci si aspetta che io lo comprenda