Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Religione)
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
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Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Le religioni sono come le lucciole: per splendere hanno bisogno delle tenebre.
Abbiamo tutti idee e sentimenti potenziali che passeranno dalla potenza all'azione solo se giunge chi ce li risvegli. Ognuno di noi porta dentro di sé un Lazzaro che ha solo bisogno di un Cristo che lo resusciti. Disgraziati i poveri Lazzari che terminano la loro carriera di amori e di dolori apparenti, senza aver incontrato il Cristo che dica loro: alzati!
Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
La religione come ogni forma di credenza non ha avvenire e risulta una vuota illusione senza futuro, per il quale nel tempo presente bisogna lavorare, seppure lentamente e gradualmente, per affermare il primato della ragione. Da questo punto di vista la religione non solo aiuta a crescere ma rappresenta un freno a cui bisogna liberarsi.
Il fondamento della critica irreligiosa è: l'uomo fa la religione, la religione non fa l'uomo.
Ci sono atei di un'asprezza froce che tutto sommato si interessano di Dio molto più di certi credenti frivoli e leggeri.
Se l'ateismo si propagasse, diventerebbe una religione non meno intollerante delle antiche.
L'ateismo è più sulle labbra che nel cuore dell'uomo.
Dio è il punto di contatto fra lo zero e l'infinito.