Ciao Vincenzo, cerco di spiegarmi meglio.
Questa frase non è stata scritta con spirito polemico verso i fedeli che pregano , nè tantomeno verso la sacralità della preghiera.
La vena polemica è rivolta ai potenti che  esibiscono con commoventi parole  il loro pensiero umanitario verso chicchessia   con onestà,  non verso costoro,  ma verso il vero fine che ha tale bella mostra di sè e cioè un tornaconto d' immagine personale .
Nella  frase il pensiero  caritatevole è rivolto  agli affamati ma  stimola - paradossalmente- l' appetito.
Ciao Vincenzo , grazie per la visita.

...Nessuno sa di cosa stia parlando ?
Sù... Cribbio !
Sforzatevi :-)

...Impulso di cui debbo ammettere  ignoro il nome .
Si accettano suggerimenti...

Il cavillo, gentile " falso autorevole" , mi sembra essere nell' abitudine;  in effetti debbo concordare sul fatto che ciò che viene compiuto per  mera abitudine  - e non scaturitosi dal desiderio o dall' impellenza di portarlo a compimento -  non possiede un valore intrinseco di bontà , di nobiltà , ma ne è solo un immagine , utile solo  per il protagonista di tali azioni che  intende  convincere e convincersi della propria nobiltà  e bontà .
Dunque vista cosi' , la questione assume un' altro significato.
Di fatti l' aperitivo non sarebbe più qualcosa di stimolante per l' appetito gastronomico , ma , bensi' , sarebbe stimolante  per un diverso impulso , soddisfacibile attraverso l' ipocrisia

Nonostante dietro  ogni azione fatta per abitudine si celi , non la precisa volonta di perseguire l' obbiettivo cui quella stessa azione mira ( obbiettivo che  in questa frase sembrerebbe essere lo stimolo al pasto) , ma solo una pulizia di coscienza del tutto precaria.
Dunque , nessuna verità è presente in questa frase , eccezion fatta per il convincimento dichiarato dall' autore in una falsità .