Scritta da: Roberto Giusti
Ci sono ricordi che pugnalano il cuore, feriscono l'anima e vivono al sorgere di una lacrima.
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Ci sono ricordi che pugnalano il cuore, feriscono l'anima e vivono al sorgere di una lacrima.
I ricordi non hanno catene, eppure si legano nella mente così a fondo che non riesci a liberartene.
I ricordi sono attimi di vita che la memoria ci aiuta a rammemorare e noi non possiamo far altro che lasciarci trasportare dal flusso delle sue variabili emozioni.
Si spengono le luci ed è la notte a fare da anticamere ai ricordi che battono dentro di noi come musica con note a volte dolci, a volte tristi e dolorose.
Ti svegli. Pensi al giorno prima: ansie, arrabbiature, sensazioni ormai passate ti sembrano piccoli oggetti sulla mensola dei ricordi. Ne avrai cura, perché non ci sia polvere che si sparga sul nuovo tempo, ma impolverati o meno saranno lì con la loro importanza. Tu intento a fare in modo di aggiungere altri oggetti e non trovare mai spazi vuoti nella tua memoria sai già che di questa vita, ogni emozione va per sé, come ogni giorno da vivere e ricordare.
Salviamo i ricordi, anche se quei ricordi ci distruggono.
Il ricordo è una panchina nel cuore, dove il pensiero si siede per riabbracciare ancora te.
Ogni incessante notte ha un albeggiante giorno. Ogni più nero temporale ha il suo arcobaleno, che porta sorrisi su volti colmi di lacrime che passeranno e mi troverai qui, ad asciugarle tutte.
In cielo non volano solo gli uccelli, ma volano i pensieri e i ricordi. Vola il silenzio che mi hai lasciato dentro.
Cerchiamo di rinnegare o nascondere quello che non riusciamo a dimenticare, per un destino avverso, che ci spaventa. E viviamo spesso nei ricordi del cuore.