La nostra società, sempre più volta all'approssimazione, al rapido, al preconfezionato, induce superficialità anche nella individuazione dei valori, nella ricerca e nell'autoanalisi.
Ne deriva che nel falso bene può esservi ipocrisia, ma spesso vi è solo errore.
Si crede di aver toccato il cielo, e invece si è toccato solo il soffitto.
Anche perché ormai quasi tutti quelli che volano, in questa follìa di società mediatica occidentale, sono solo mosche, e mancano pietre di paragone che godano di una qualche visibilità..
Invito tutti a gettare via la TV, che nel mercimonio del marketing e dell' "audience", in un orrendo minestrone di volgarità, menzogne, frasi fatte e falsi ideali appiattisce sempre di più a livelli di analfabetismo intellettuale e morale la levatura nostra e dei nostri cari.
Hai ragione, Flavia!
Fermarsi e recuperare quello che si perde correndo dietro ai ritmi frenetici degli impegni, sarebbe auspicabile per tutti. Sarebbe un modo per riflettere su cosa è veramente importante non trascurare nella vita. Un altro falso bene è la corsa per raggiungere chissà quali obiettivi, causa di solitudine e mancanza di rapporti umani, cioè: vero male.
La cosa più triste è che spesso a rimetterci sono anche bambini e ragazzi, figli di genitori che non hanno compreso cosa vuol dire amare davvero.
come è difficile vivere di questi tempi, ognuno pensa a sè.
E neanche per egoismo, è difficile fermarsi, il ritmo degli impegni è frenetico, non resta il tempo per stare con gli altri.
Ho detto la mia.
Si dovrebbe capire che piacere non è importante come riuscire ad essere quello che si è. E, soprattutto, che piacere agli altri non è utile come piacere a se stessi e star bene con se stessi. Ma questo mondo non ne sembra molto convinto ...
Anche piacere a tutti i costi ed uniformandosi è un "falso (finto) bene" di questo mondo che non apprezza le differenze.
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