Scritta da: Francesco Saudino
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
D'orgoglio si vive, d'orgoglio si muore, di certo però chi è orgoglioso ha sempre più pensieri di quanto un uomo possa sopportare.
Composta giovedì 7 marzo 2013
Leggi qui le migliori Frasi sagge e frasi sulla saggezza, insieme ad aforismi, citazioni, pensieri, consigli e suggerimenti per vivere meglio, grazie ai più grandi pensatori della storia dell'umanità. Le parole giuste al momento giusto raccolte in queste pagine.
D'orgoglio si vive, d'orgoglio si muore, di certo però chi è orgoglioso ha sempre più pensieri di quanto un uomo possa sopportare.
In una società di grandi saggezze è saggio guardarsene bene.
Nulla di ciò che accade fuori di noi è prezioso quanto quello che ci accade dentro. La vera ricchezza dell'uomo è nella sua vita interiore.
Chiedo che cos'è la felicità perché io non mi sento felice, né serena, né qualsiasi cosa si avvicini a queste cose. Ma mi chiedo se il problema sia mio, così cerco di capire se nelle risposte degli altri c'è qualcosa che ho anche io.
Non ho mai voluto avere i capelli sugli occhi, avere offuscata l'inquadratura della mia giornata mi ha sempre infastidito. Un ciuffo che ricade sull'occhio lo sposto subito nervosamente dietro l'orecchio. Voglio la veduta ampia. Libera. Anche quando sono in auto, quando sono in teatro, al cinema, ero così a scuola e all'università. Non ho mai sopportato che qualcuno mi dovesse raccontare ciò che non vedevo. Ed è per questo che ho preferito sempre dire ciò che io vedo, scriverlo, giocarlo, cantarlo, recitarlo. Spero sempre che ci sia qualcuno in prima fila, che saprà raccontare senza distorcere. E se qualcuno distorce, sarà perché la mia verità non gli piace. O semplicemente perché ne ha una sua. Allora avrà la sua prima fila. Ma io sarò sempre dietro le quinte.
Siamo stati abituati a risolvere enigmi e puzzle come divertimento. E se fosse stato solo un addestramento?
Se avevi iniziato a scavare per trovare la Verità e ora ti sei fermato... prima o poi riprenderai. Certe cose sono una valanga di informazioni che spesso destabilizzano le idee con cui sei cresciuto. Esattamente come quando nel centro di una grande città, mentre si scava per fare le nuove tubature, si scopre che sotto c'era un'altra città, e lo scavo prende direzioni diverse. Non più solo materiali ma terra, pietra, vita. Si fanno i confronti con chi nelle vicinanze ha trovato qualcosa di simile, riemergono ricordi, vecchi studi... Alla fine si è esausti. E quella verità si sedimenta per un po'. Fino allo scavo successivo.
Siamo animali da circo, col chiodo fisso di liberare gli animali dal circo. Il circo è il nostro specchio. E anziché pensare al domatore, pensiamo al povero leone. Apriamo le gabbie e lasciamo che i leoni vaghino per una savana che tra 5 anni non esisterà più. E il domatore senza leoni cercherà tra il pubblico dei volontari... Il pubblico la sua savana l'ha persa da un po'. Urliamo. Gridiamo. Abbasso il circo. Poi incrociamo le dita per passare il casting al Grande Fratello. Ma con la coscienza pulita perché aborriamo il circo con gli animali.
La semplificazione non è sinonimo di superficialità, ma di analisi. Prima di sapere che un albero va potato per conservare la salute, il giardiniere ne ha visto morire centinaia.
Siamo figli di un'istruzione basata sugli scritti di persone non istruite. Dovremmo tornare a vivere per creare, forse, una nuova scuola.