Scritta da: Luna Del Grande
Essere "single" non significa non essere innamorati. Chiariamo il concetto, soprattutto qui su facebook. Imparate a capire chi sono le "ochette" e chi le vere "donne".
Composta venerdì 1 febbraio 2013
Essere "single" non significa non essere innamorati. Chiariamo il concetto, soprattutto qui su facebook. Imparate a capire chi sono le "ochette" e chi le vere "donne".
Facebook non è che un esemplare strumento di amplificazione delle manie di protagonismo e di controllo degli individui.
La gente non ha ancora capito che per sfogarsi esistono gli amici, non gli stati di facebook.
Hai mai pensato che, mentre sei a fare la persona gentile in Facebook, manchi alle persone care e reali? Hai mai pensato che, mentre trascuri chi ami c'è qualcuno, forse anche una persona amica che la sta consolando? Hai mai pensato che, mentre tu cerchi di far colpo sugli altri, lei faccia la stessa cosa? Forse è meglio fermarsi a riflettere un attimo, prima che sia troppo tardi.
Oggi guardando la mia bacheca di Facebook facevo una riflessione. Ogni giorno qualcuno festeggia il compleanno, generando di solito momenti belli e felici, ma allo stesso tempo qualcuno che non c'è piu viene ricordato e rimpianto. Mi domandavo se in un certo senso le due cose si debbano compensare, come ad ottenere una sorta di equilibrio tra le persone. Ma forse sbaglio, perché tante, troppe persone stanno sempre dalla parte della sofferenza, e quelle poche rimaste che stanno dall'altra parte della bilancia non possono avere lo stesso peso.
Piccola riflessione. Accade sempre più spesso che il social network delle amicizie virtuali (facebook in primis ), sia sempre più zeppo di foto rimaneggiate o ritoccate. Un esercito di nuovi belli si fa immortalare nelle pose più stravaganti per attirare l'attenzione degli utenti della rete. La cosa che mi sorprende di più è che sembrano non esserci più brutti/e in circolazione. Noti pettorali sodissimi, addominali scolpiti, seni turgidi e prorompenti, curve sinuose che ti fanno sbandare e uscire fuori strada. Ed è così che molti concedono la propria amicizia, ignorando talvolta che sotto tali mentite spoglie si celano uomini orrendi e donne che, di velina, hanno solo la carta. Qualcuno addirittura incontrandole stenta a riconoscerle, domandando: "Ma sei proprio tu?" Risposta: "certo che sono io." Tutto ciò accompagnato da un incauto sorriso a due denti, gli unici due incisivi presenti in bocca. Difficile che possa nascere una nuova amicizia, più verosimile che parta un vaffanculo. Direttamente dal cuore, per nulla virtuale.
Se le rivoluzioni si facessero su facebook gli italiani sarebbero meglio degli zapatisti.
La gente per conoscere cosa accade nel mondo dovrebbe muoversi, non guardare la home di Facebook.
A proposito di facebook, ricorda, la vita è un post che non puoi non condividere.
Facebook è l'agorà del moderno.