Scritta da: Marco Giannetti
in Frasi & Aforismi (Società)
Ritengo sia mio dovere come Presidente della Camera, pur contro la volontà di Pechino, invitare il Dalai Lama alla Camera dei Deputati.
Composta martedì 10 novembre 2009
Ritengo sia mio dovere come Presidente della Camera, pur contro la volontà di Pechino, invitare il Dalai Lama alla Camera dei Deputati.
L'evoluzione dei tempi ci ricorda che venti anni fa quando si guadagnava il primo stipendio, metà si regalava ai nonni perché non avevano di che vivere.
Oggi i nonni sono costretti a restituire ciò che gli è stato donato, interessi compresi.
Ritengo che non tutti i muri siano da abbattere.
Se l'abbattimento del muro di Berlino ha riunito la Germania, il muro Palestinese evita l'abbattimento di due e più popoli.
Se tutti fossimo veri uomini, ne costruiremmo solo per ripararci dalle inondazioni, alluvioni e quant'altro, invece, siamo tutti figli di un Dio diverso, per scelta, indirizzo sociale, morale o per dettami religiosi.
Solo se riusciremo a camminare scalzi dalla lussuria saremo tutti uguali.
Tutto ciò che appartiene alla storia non l'abbiamo compiuto noi.
Sono due miliardi le persone che soffrono la fame. Il numero potrebbe decrescere ma, come al solito, l'interesse dei ricchi (potenti) prevale sul destino di molti (fragili).
Un disastro annunciato e non ascoltato rappresenta uno tra i crimini più efferati e meschini che un'istituzione possa compiere nei confronti del suo popolo. La vergogna e l'assenza di moralità e scrupolo a scapito del profitto personale e del potere completano il profilo del perfetto omicida.
Se il porco è uno solo si grida allo scandalo, se sono dieci non si dice più nulla, se sono venti si dubita di se stessi, se sono ancora di più si grugnisce beatamente nel coro.
La storia insegna, ma non ha scolari.
Se qualche riccone si è comprato lo stato
non mi sono scandalizzato, già lo davo per scontato
quindi non chiedete se credo alla nazione
mentre pago il pizzo senza avere protezione.
Chi lavora crea ricchezza, chi fa politica realizza sprechi.