Ho sognato che eravamo io e te e c'erano anche i nostri occhi, sì, gli occhi; poi, ricordo che sono apparse le mani come carezze dirette dagli occhi. Questi occhi sembrava fossero direttori d'orchestra e nell'armonia sentivo un suono, un ritmo, si, un crescendo di percezioni... sospiri. Ricordo, ancora, che i sospiri conducevano la dolcezza delle carezze come petali sfiorati dal vento e, poi, ricordo un divenire di colori in un susseguirsi di intensità: luce nella luce. Le parole delle labbra scandivano sintonie celebrali come fossero fiocchi di neve in un inverno di sole.
dal libro "Sei tutto ciò che di bello mi accade" di Antonio Belsito
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