Scritta da: Luciano Meran Donatoni
Amica solitudine, grazie all'intercessione del tuo profondo silenzio posso nutrire la mia ponderatezza e il mio io di grande saggezza.
Composta domenica 10 aprile 2016
Amica solitudine, grazie all'intercessione del tuo profondo silenzio posso nutrire la mia ponderatezza e il mio io di grande saggezza.
Solitudine è quella sensazione che turbina la mia anima quando sei lontana.
Più leggo più apprezzo la solitudine.
Il ricordo è l'ultima carezza per chi è solo.
Quando si chiude una porta, dentro o fuori si rimane soli.
Chi accontenta gli altri finisce per alimentare un'abitudine che ci lascia nella solitudine.
Sentirsi soli in mezzo agli altri è di gran lunga peggio della stessa solitudine.
Non possiamo cambiare gli altri. Siamo da soli e dobbiamo imparare a fare senza di loro. Le mie solitudini mi hanno sempre insegnato a godere del bello che questa vita sa ancora offrire.
Essere di mezza età ha il suo lato positivo. Né giovane, né vecchia. Né brutta, né bella. Non interessante ma nemmeno scialba. Anonima insomma, quasi trasparente. Nessuno ti nota ma tu noti tutto. E per farlo non ti serve neppure una buona vista.
I giorni passati in solitudine, danno più percezione alla realtà, o forse solo a quella che, senza pregiudizi, hai assodato come parte integrante di te.