Scritta da: Michele Gentile
I miei pensieri sono rose e sono spine che raccolgo lungo i viali di questa solitudine.
Composta venerdì 9 gennaio 2015
I miei pensieri sono rose e sono spine che raccolgo lungo i viali di questa solitudine.
Con la mia solitudine ci vivo benissimo, è con chi mi fa sentire sola che ho qualche problema di convivenza.
La solitudine spesso ci appartiene, io faccio parte di essa.
La solitudine peggiore è quella che si avverte in mezzo alla folla, dove tutti si guardano, ma nessuno si vede riflesso negli occhi o nel cuore dell'altro.
A volte, la solitudine, la si cerca per dare un diversivo alla realtà quotidiana, per esulare dal caos quotidiano.
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.
Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
Sono sola anche in mezzo alla gente perché tu non ci sei.
Se la schiettezza è sinonimo di solitudine, allora aspiro a diventare eremita.
Siamo così soli da non voler lasciare andar via neanche il dolore che ci fa compagnia.
Chiudersi nel silenzio.
Nella quiete della solitudine.
Dove nulla va dimostrato, dove nulla è richiesto.
Dove non si deve essere.
Dove non si deve avere.
Dove nulla è dovuto, nemmeno a se stessi.
Svuotando la mente.
Per godere, della pace del nulla.