credo che le ferite dell'anima non si rimarginano mai,anche se si va avanti lo stesso,magari fingendo di non averne,ridendo quando l'unica cosa che vorresti fare è piangere,prendendo tutto quello che viene pur di far credere agli altri che stai bene, a volte basta un gesto,una telefonata,un giorno no,la scena di un film per farle sanguinare di nuovo...e allora il dolore ti invade di nuovo,come se non se ne fosse mai andato,più forte di prima e allora l'unica cosa da fare è sperare che arrivi presto qualcuno a salvarti,a rendere quel dolore sopportabile e magari a convincerti che dopo una tempesta il sole deve sorgere per forza....io quella persona la sto aspettando e nel frattempo sono invasa dal dolore che mi trafigge l'anima,mi fa sentire sola anche in mezzo a tanta gente e non mi fa vedere il dolore degli altri...continuo a dirmi PASSERA'...e spero davvero sia cosi! in bocca al lupo.
In passato era già stata inserita una frase del genere. Mi piace quindi rispondere nuovamente. Le ferite esteriori guariscono con un automatismo congenito,a volte lasciano una cicatrice,più o meno grande dipendentemente da alcuni fattori. le ferite dell'anima non si scordano,alcune si rimarginano ma guai a sfiorarle. Esse fanno parte della nostra essenza cognitiva che a volte ci porta a crescere,altre volte purtroppo continuano a sanguinare.
E questo un invito a superare noi stessi e non sempre ci riusciamo.
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