Mattia era lontano. Fabio era lontano. La corrente del fiume produceva un fruscio debole e sonnolento.
Si ricordò di quando era distesa nel canalone, sepolta nella neve. Pensò a quel silenzio perfetto. Anche adesso, come allora, nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando.
Sorrise verso il cielo terso. Con un po' di fatica, sapeva alzarsi da sola.
Composta martedì 7 luglio 2009
dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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