A me interessa poco argomentare le ragioni del Papa, per quel che mi riguarda se va o rimane non cambia nulla. L'unica cosa che ho sempre contestato è il famoso proverbio
relativo alla Chiesa '' Fai ciò che ti dico io ma non fare ciò che faccio io'', quindi ipocrisia elevata alla potenza. Le ragioni vere che hanno spinto questo Papa a ritirarsi 'in buon ordine' non le saprà mai nessuno , ma credo molto poco a motivazioni di ordine religioso, c'è del marcio anche lì sotto come in tutta l'Italia , Vaticano compreso.
Non credo che non negare la comunione ad un potente che abbia scelto di venir meno al sacramento del matrimonio canonico sia una nefandezza . In quanto ad onestà - infatti - chi liberamente sceglie di divorziare per ragioni - ad esempio di incompatibilità di carattere ( non ho mai compreso per intero cosa questo significhi) - si trova certamente su un livello superiore rispetto a chi , pur avendo lo stesso genere di incompatibilità caratteriale - o altri motivi leggittimi- permanga - per scelta , o per non scelta - in una situazione che è solo di comodo , o di non scomodo , di non schiavitù ( mi riferisco in questo caso agli uomini sposati , divorziati con figli , assidui ed immancabili frequentatori delle mense della caritas , laddove il loro amor proprio gli impedisca di bazzicare la mensa della mamma.
Ebbene i potenti in quanto più ricchi possono disinteressarsi maggiormente al pericolo di sciavitù cui i mariti sono sottoposti - casa coniugale , mantenimento ...) e questo implica che le loro scelte siano più libere e dunque più oneste.
La schiavitù è disonesta.
Almeno uno che riesce a staccarsi dalla propria poltrona: da esempio per qualsiasi laico.
Su Twitter gira la variante: "Per chi tromba una volta ogni morte di papa, stavolta salta un giro".
Ma sai , anzi sapete, la questione è parecchio complicata .
Ora prendiamo ad esempio il problema della eutanasia , si potrebbe sperare che tale azione compiuta dal Papa , possa lasciare spazio a speranze circa un più morbido e tollerante atteggiamento della Chiesa verso tale delicato e sentito punto sociale. Se infatti al Papa è ricosciuta la possibilità di non m o r i r e in croce , questa deve essere ricosciuta a tutti.
D' altro canto le cose parrebbero offrire minori spiragli di luce . Se, infatti, un semplice prete per poter accedere alla pensione deve aver ben 40 di maturità contributiva , e deve necessariamente sottostare a tale regola , il santo padre ha potuto autonomamente ed arbitrariamente decidere cosa e quando fare , senza rendere conto a " quasi " nessuno più in alto di lui. Dunque questa disparità , fra i vari livelli gerarchici , non - come dicevo poco fa- offre molta speranza di equità di trattamento neppure verso chiunque altro.
Ancora , si potrebbe dire che se il pontefice è guidato nelle sue azioni dal divino , è stato proprio il divino a non desiderare la sua collaborazione :-))
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