A volte il cambiamento è "imposto" dalle situazioni, dalle scelte di altri, dagli eventi e se noi non siamo pronti a quel cambiamento non ci resta che la rassegnazione. Ma rassegnarci è così facile? Per alcuni forse sì, io preferisco provare, provare ancora a non perdere e alla fine di tutte le strade e di tutti i tentativi gettare la spugna se è inevitabile.
Gli errori compresi come li chiami tu e che condivido, ci portano davvero a riflettere, a riesaminare scelte e decisioni e dal quel processo di dolore, si comprende... a volte cosa sia giusto per noi... altre volte invece c'è bisogno di nuovi sbagli per comprendere qual'è la via da seguire. L'importante è trovare sempre la luce al di fuori del tunnel... sia esso di errori, di passi corretti o di alternanza tra l'uno e l'altro.
Non ci deve essere amarezza nel cambiamento, se questo ci ha portato,anche se con estremo dolore, ad una maggiore consapevolezza di noi stessi.
In fondo, non credo che gli errori ci fanno maggiomente crescere, preferirei aver vissuto senza commetterne alcuno, credo però che gli errori compresi ci facciano "male" ed è per questo che si ricordano più dei passi corretti, ed il dolore, porta al cambiamento.
ti ringrazio Paul.
questa frase è il frutto di un cambiamento, di una constatazione che si conclude con una amarezza, ma gli errori si sa... fanno crescere più di tanti passi corretti.
Bellissima frase, mi ci ritrovo totalmente.
Riflettendoci, mi è venuto in mente che sarebbe potuta essere utilizzata sulla locandina, per una pellicola di qualche decennio fa, tratta da un racconto di king e con una splendida colonna sonora originale dei Ramones:" Pet Sematary"
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