Scritta da: Michele Gentile
Alle volte abbiamo bisogno solo di una scusa per sbagliare.
Composta giovedì 1 agosto 2013
Alle volte abbiamo bisogno solo di una scusa per sbagliare.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che "lavora". La certezza, "riposa".
Se una cosa va male non disperare perché quando una cosa brutta accade è per dare spazio ad una cosa bella.
Rispettiamo i nostri "vecchi", amiamoli perché loro sono oggi quello che noi saremo domani.
Incontrerai persone che sapranno darti uno stimolo in più per crescere, maturare e lottare. Incontrerai chi ti farà sentire più forte, più in gamba. Chi ti stimerà e ti farà capire che anche tu dietro i tuoi difetti sei una persona che conta e che vale. Incontrerai anche chi farà di tutto per fermare la tua corsa. Per farti sentire sbagliata come persona, in ogni cosa e in ogni tuo lato. Farà in modo che i tuoi pregi tu non li veda più e farà leva sui tuoi limiti e i tuoi difetti. In quei momenti ricordati una cosa: anche loro hanno i loro limiti e i loro difetti. Il primo è l'insicurezza! Perché se fossero persone sicure con delle forti personalità non avrebbero bisogno di sminuire la tua.
Non capisco il 50% della gente.
L'altro 50%? Quello non capisce me!
E sorrido. Sorrido per ogni "grazie" non ricevuto, per ogni mano che non mi viene tesa, per ogni abbraccio che mi viene negato. Sorrido ad ogni colpo che mi viene inflitto, a chi mi volta le spalle, ai falsi amici. Io sorrido sempre... magari uno di questi giorni trovo anche chi è capace di regalarlo a me un sorriso.
La differenza che passa tra cioccolato al latte e fondente è come fare l'amore col preservativo e senza.
Ma pensare fa invecchiare o tiene informa la mente? Ci sto "pensando" da un bel po' e nel frattempo invecchio.
Nel 1951 un discepolo chiese a Paramahansa Yogananda: "Signore, quando non potremo più vedervi, ci sarete vicino come ora?" Il Maestro sorrise amorevolmente e rispose: "A chi mi penserà vicino, io sarò vicino".