Il sogno si concretizzerà il giorno in cui sapremo dove sono coloro di cui sentiamo la mancanza, perché scoprendolo la nostra memoria non avrà più aperte le ferite dell'incertezza, il balsamo della giustizia s'incaricherà di chiuderle e potremo continuare a sognare, perché solo sognando e restando fedeli ai sogni riusciremo ad essere migliori, e se noi saremo migliori, sarà migliore il mondo.
Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fraatellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognarori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro.
Quelli che non hanno immaginazione né un posto in questo regno del possibile, della felicità possibile, cospirano contro il sole, contro il mare, contro l'estate.
Sei fratello del mare. Quindi afferra con gli occhi gli scogli, credi nella luce là in fondo, verso il sole che cade, omaggio al giorno che muore... in questa meraviglia che danza morbida alla luna, ondeggia e lasciati portare. La nostra fede è il mare, anche quando pare altrove, anche a mille chilometri di terra lontana dalle onde...
Possiamo perdonare ad un uomo l'aver fatto qualcosa di utile purché non l'ammiri. L'unica scusa per aver fatto qualcosa di inutile è di ammirarla intensamente.
La più grande espressione culturale di un popolo è il suo ordinamento: noi fummo un popolo molto colto perché il nostro ordinamento, poliedrico, pluralista, a volte dolcemente anarchico, ci orientava verso la vita.