Scritta da: Eclissi
La calunnia è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
dal libro "Fiore di poesia 1951-1997" di Alda Merini
La calunnia è un vocabolo sdentato che, quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.
Ogni alba ha i suoi dubbi.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Chi tace spaventa.
A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell'intimità dei misteri del mondo.
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l'anima si getta all'avventura.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno valori che sono incastrati nella testa come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare. Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive... Quelle come me donano l'anima, perché un'anima da sola, è come una goccia d'acqua nel deserto.
A volte l'anima muore e muore di fronte a un dolore, a una mancanza d'amore e soprattutto quando viene sospettata d'inganno.
Notturno di stelle
Abbandonò il dolce sonno
Per correre nell'alba.
Poi il sole s'accese.
Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri.