Scritta da: LuceTenera.}
Una fotografia è il segreto di un segreto: più cose ti dice meno ne sai.
Commenta
Una fotografia è il segreto di un segreto: più cose ti dice meno ne sai.
Nella storia di ogni persona c'è una diga. Da una parte, l'acqua che cresce e scalcia ed è energia. Oltre lo sbarramento, la terraferma. Tu di me sai la terraferma. E allora ti racconto l'acqua che non hai mai visto.
Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce.
Ti prometto che odierò questi baci quando li ricorderò, sapendo che ne avrei potuti avere molti altri e invece non ne avrò più.
Noi donne siamo così, c'illudiamo che tutto dipenda da noi, che bastava spostare una virgola per cambiare il destino.
Sono in grado di distinguere realtà e immaginazione, ma sono una sognatrice per nature e quindi quando lo desidero sono in grado di fonderli tra loro in uno sfavillante incantesimo di speranza.
Il cielo è carico di elettricità, piove acqua e luce. La città, previdente, si è coperta di ombrelli, sa che non un suo angolo si salverà. La pioggia è imparziale: bagna il palazzo di un duca e i quartieri del popolo. La pioggia bagna il ricco e il povero, il vecchio e il ragazzino, ci rende tutti ridicoli allo stesso modo, la pioggia non fa distinzioni, sono gli esseri umani che le fanno. Piove oggi, piove e non sembra smettere.
Non mi piacciono i nomi lunghi, sono stata educata all'economia delle parole. E non mi piacciono neanche i nomi latini, da portare a spasso come cagnolini di razza. Adoro i nomi da vagabondi, corti come un fischio, per chiamarsi in fretta e scappare dalla polizia; i nomi da pescatori, che sanno di argento azzurro, di polpastrelli seccati dal sale, di navi che inseguono pesci: oro blu che salta e vibra e non si lascia prendere.