Scritta da: Alexandre Cuissardes
Il nostro paese è benedetto da Dio e spesso maledetto da chi ci abita, ci è stato affidato un paradiso che facciamo di tutto per trasformare in inferno.
Composta mercoledì 26 dicembre 2012
Il nostro paese è benedetto da Dio e spesso maledetto da chi ci abita, ci è stato affidato un paradiso che facciamo di tutto per trasformare in inferno.
Quando tocchi il fondo, tutti gli amici ti hanno dimenticato. I nemici purtroppo no, loro ti ricordano.
Quando la fine riguarda gli altri
è come se fossimo al cinema.
Vediamo la scritta fine,
ci alziamo e ce ne andiamo.
Ogni giorno è quello buono,
quello che può diventare il più cattivo,
quello che decide per te.
Non mi preoccupo di quello che mi passa per la mente, ma di ciò che nella mente mi si fissa.
Molte persone cinguettano con twitter e ragliano con la bocca.
Non ci possono essere né progresso né giustizia
in un paese dove persone brave e senza lavoro
si umiliano ogni giorno
e vagabondi col posto garantito
urlano per ottenere ancora di più.
A volte si vorrebbe avere la risposta che cerchiamo senza avere avuto l'imbarazzo di fare la domanda.
Ormai è diventato impossibile mettersi una mano sulla coscienza, siamo troppo impegnati a tenerle entrambe pronte a pararci il didietro.
Le storie d'amore nelle quali si può perdonare tutto sono solo quelle che non riguardano noi.