Scritta da: Alexandre Cuissardes
in Frasi & Aforismi (Politica)
Che strano, un paese malato che ha al suo capezzale a discutere di cure non i medici ma le sue malattie.
Composta mercoledì 26 ottobre 2011
Che strano, un paese malato che ha al suo capezzale a discutere di cure non i medici ma le sue malattie.
Quante cave sarebbero necessarie in questo paese per armare tutti quelli che si sentono senza peccato e quindi in diritto di scagliare la prima pietra.
Tutti hanno partecipato al grande banchetto,
al momento del dessert molti se ne sono andati, "
ormai siamo alla frutta" è stata la scusa degli "andanti",
sono rimasti in pochi per pagare il conto,
ne i più ricchi ne quelli che avevano organizzato la cena.
Troppi di noi sono fra quei pochi che sono rimasti a lavare i piatti per onorare i conti da pagare di altri.
Scatta insieme al primo il secondo sguardo,
quello della conferma,
dell'interesse,
ed è il corteggiamento,
il bacio la prima intimità:
"quello che ho detto a te non l'ho mai detto a nessuno",
le promesse fatte col corpo nudo,
da lì al futuro,
e quel "per sempre" che spesso dura solo una notte.
Forse la ricchezza non dà la felicità
ma sicuramente la miseria rende molto tristi.
Non ci ha diviso la morte
come davamo per scontato
pur non avendolo giurato.
È stata la vita a tagliarci la strada,
a toglierci la strada e farci cadere in due burroni diversi,
ci ha riunito alla fine il tuo nome scolpito accanto al mio da una mano che sapeva.
Non restava nulla,
nessuno fu contento,
aveva lasciato poco da dividere fra troppi,
a malapena si pagava il funerale da lui chiesto,
per questo fu chiamato "il caro estinto".
Questo è ciò che resta di noi,
la custodia del nostro anello,
il calice del bere in due,
il coperchio dello scrigno dei nostri segreti,
i frammenti della sfera di cristallo che ci è mancata per capire il nostro non futuro.
Ho scritto una lettera, l'ho indirizzata alla signora giustizia ma mi è tornata indietro con la dicitura "destinatario sconosciuto".
Il cosiddetto "carattere di merda" se lo possono permettere solo i grandi ed i potenti.