Scritta da: Alexandre Cuissardes
Mi hanno proprio scelto bene i miei vizi: si sono tolti ogni capriccio lasciando a me il prezzo da pagare.
Composta mercoledì 7 gennaio 2015
Mi hanno proprio scelto bene i miei vizi: si sono tolti ogni capriccio lasciando a me il prezzo da pagare.
Chi si dà alla politica dimentica chi è stato e ricorda soltanto cosa avrebbe voluto essere.
Sciagurati quei governi che affidano la vita dei cittadini a chi pensa solo alla propria.
In troppi pensano agli altri con le parole, ma poi agiscono per sé nei fatti.
La vita cerca di portarmi avanti, ma la memoria mi porta indietro. Il risultato è l'immobilità.
Chi ha voglia di vivere ha "la febbre del sabato sera". Chi non ha voglia di lavorare ha la febbre del lunedì mattina.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che "si cercano accordi fra le parti politiche" quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
Per vedere "un grande passo per l'umanità" siamo dovuti andare sulla luna. Per vederne invece i cento passi indietro basta guardarsi intorno ogni giorno.
Non mi preoccupo di quello che mi passa per la mente, ma di ciò che nella mente mi si fissa.
La giustizia è un porto d'armi dato spesso alle persone sbagliate.