Scritta da: Andrea Manfrè
Sei indietro come le palle dei cani...
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Sei indietro come le palle dei cani...
Il male delle passioni non è tanto nei tormenti che ci procurano, quanto nelle sciocchezze e nelle scelleratezze che ci fanno commettere, cose degradanti per la nostra coscienza e il nostro spirito.
Eppure, se fossimo sempre e solo saggi, sarebbe la nostra ragione a prevalere sul cuore, e sappiamo bene che la sola ragione non potrà mai farci felici.
Prima di iniziare a dirigere un nuovo film, do sempre un'occhiata a 4 pellicole: "I sette samurai", "Lawrence d'Arabia", "La vita è una cosa meravigliosa" e "Sentieri selvaggi".
Ho imparato a cadere, ma ancora di più a rialzarmi.
Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che si vedono quando si ha la mente lontana dall'obiettivo.
Non basta amare il proprio lavoro, bisogna anche saperlo fare.
Una parte di uomini opera senza pensare,
una parte pensa senza operare,
pochi operano dopo aver pensato.
Mi piace sempre pensare al pubblico quando dirigo, perché io sono il pubblico.
Una volta al mese il cielo mi cade sulla testa e riesco a vedere un altro film che voglio fare.
Un film è, o dovrebbe essere, più simile alla musica che non alla fiction. Dovrebbe essere una progressione di stati d'animo e sentimenti. Il tema, ciò che è dietro all'emozione, il significato: tutto viene dopo.