Scritta da: Anna De Santis
Ogni anno che passa è un alibi per le mie pazzie, bisogna lasciarmi perdere... è l'età e con questa scusa, lucidissima, alimento il sospetto che sia vero.
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Ogni anno che passa è un alibi per le mie pazzie, bisogna lasciarmi perdere... è l'età e con questa scusa, lucidissima, alimento il sospetto che sia vero.
Il tempo è solo una conferma che quello che si prova per la persona amata, è immenso, mai è venuta meno la passione ed ogni volta è una nuova emozione, esiste solo un modo per poter amare così tanto, fare senza farti problemi quello che più ti piace e come ti piace, insomma alla fine trovare in lui la pace.
La musica per me è un bisogno primario, mi sveglio e mi addormento con la musica, la mia passione sono le opere e le operette, di tutte sono rimaste arie molto note e che ancora adesso si cantano. Di questi nuovi musicol, non rimane niente, mi dispiace, perché nel complesso sono anche molto ben arrangiate, perché non rimettono in scena le vecchie operette, in modo da farle conoscere ai ragazzi? La vedova allegra, il paese dei campanelli, rugantino...
Ogni anno a Natale si pensa a quei bambini che abbiamo lasciato in tanti orfanotrofi e favelas, qualcuno son riuscita a farlo adottare, ma gli altri?
Il mio augurio va a loro, che almeno possano avere la serenità e l'amore che non hanno mai avuto.
Vivevo di luce riflessa, ora ho acceso la mia.
La verità è morta, mettiamoci una croce, chi poi ha coraggio, la dice a mezza voce.
Se rinasco... è tutta un'altra storia.
Non riesco a far del male.
Non è servito a niente quel mio pregare muto, nessuno ha sentito, non mi hanno capito, eppure un aiuto, ho bisogno non nego, fino ad ora ho taciuto, tutto dentro l'ho avuto, questo senso di vuoto, che nessuno ha colmato, ed il tempo ha aggravato.
Nella vita ho imparato ad ascoltare, mi adeguo facilmente alla persona che ho davanti e la lascio parlare, anch'io da ognuno prendo quello che posso, non finirò mai di imparare.