Scritta da: Antonella Coletta
La sincerità spesso rende vulnerabili.
Composta giovedì 28 marzo 2013
La sincerità spesso rende vulnerabili.
Tutti a voler esser capiti, amati, considerati. Tutti a voler la ragione. E nessuno mai a fermarsi a comprendere gli altri, a meditare sui propri torti. Abbiamo intorno solo santi senza aureola.
I rapporti umani. Un lusso al giorno d'oggi. La gente finge anche su quelli. Finge di avere con te un rapporto. Di nutrire un sentimento, possedere un legame. Io mi concedo la libertà di credere in pochissimi.
Non mi fermerò più su alcune cose e persone. Da oggi lo prometto a me stessa. Ognuno badi alle cose sue. Dalle mie alcuni son completamente fuori. Non amo chi gioca con le parole, figurati chi gioca con le persone. E la vita non è né una partita, né una finzione. Per recitare ci sono i teatri.
La gente bisogna prenderla così com'è o a calci nel sedere.
È nella mancanza che capisci spesso quant'è profondo e vero ciò che porti nel cuore. Nei momenti che conti, secondo per secondo, affinché il distacco si fermi. È nel vuoto che lasciano le persone care che si insinua la malinconia. E li aspetti. Sì che aspetti come un bimbo un dono, il loro ritorno.
La gente accusa te di sbalzi d'umore, omettendo i propri sbalzi in presenza e "sincerità". E accusa, accusa, per pararsi il culo. E tu ti difendi? No. Lascia stare. Lascia proprio stare. Passaci sopra. Certe volte non c'è partita, figurati se esiste storia.
Facile dare fiducia per un'anima come me. Difficile riconquistare la mia stima una volta persa.
Voglio fortissimamente peccare ancora, di felicità. E la gioia non si rincorre, arriva. Coi buoni libri e il saporito vino. Con le canzoni e i colori. Con la giusta compagnia delle persone che al cuore fanno bene e che l'anima te l'arricchiscono. Voglio peccare ancora di meraviglia e stupore e voglio continuare così, in punta di piedi. Il tocco delicato delle anime alla fine è ciò che resta davvero.
Diffido delle persone che ti additano "dolcemente" addossandoti le colpe e poi spariscono. Sono tarocche e con me non han nulla da dividere. Diffido dei finti amici che ti dicono ti do il tuo tempo, un amico lo rincorro se è del caso. Non gli dono dispetti e silenzio. Diffido di queste persone e le ignoro. Per me non sono proprio amiche. Non si illudano.