Scritta da: Libripassion
Ci vuole molta energia per inventarsi un presente quando il futuro sembra più una minaccia che una speranza.
Composta martedì 12 giugno 2012
dal libro "Le prime luci del mattino" di Fabio Volo
Ci vuole molta energia per inventarsi un presente quando il futuro sembra più una minaccia che una speranza.
E tu non ripulire la mente se al mattino ti svegli da un sogno a metà. I sogni che tornano sono il tuo destino.
Ci sono confessioni che arrivano senza il bisogno di essere pronunciate, altrimenti non ci si spiega come mai le madri sappiano sempre tutto.
La gente cambia idea così rapidamente che nemmeno vale la pena provare a dare troppe spiegazioni. Un giorno ti ama, un giorno ti odia, senza che tu abbia fatto nulla né cambiato atteggiamento. Spesso ha un interesse morboso per la vita degli altri, mette bocca su tutto, vorrebbe decidere per te. Perciò, per quel che riguarda il tuo spazio personale, riempilo per ciò che ti va, non badare a nient'altro. Oggi si morde e si fugge con la fretta del nostro secolo, si vuole tutto con facilità, si cercano i compromessi e invece solo ciò che cresce lentamente scava in profondità e mette davvero delle radici.
Quando hai paura di qualcosa, devi assolutamente affrontarla. Se la affronti le togli il potere che ha. Le paure hanno potere perché glielo dai tu e dalla disperazione scappiamo tutti, a primo impatto, per difesa. È come pronunciare una parola tabù ed esorcizzare così il suo potere nefasto. Prova a ripetere tantissime volte di seguito una parola che ti spaventa, lascia che le lettere si incollino l'una all'altra, quasi come un vortice, e poi ridi mentre la pronunci, ridi e continua a ridere come se fossi un matto. Sentirai a poco a poco la parola perdere il suo spaventoso significato.
C'è così tanta cattiveria in questa società. Se ognuno di noi potesse osservarsi dall'esterno e immedesimarsi davvero nella vita degli altri, non ci sarebbe tutto questo desiderio fine a se stesso di nuocere.
Chissà com'è che ti ammali di solitudine sempre quando sei in mezzo a tanta gente e la tua mente si spegne, se ne vorrebbe andare, mentre continui a parlare. E tu sai che nessuno si accorge che in fondo non ci sei.
La vita ci mette dei limiti unicamente per spronarci a percorrerli, facendo leva sul nostro equilibrio.
Forse l'amore ci coglie di sorpresa e spesso assume sembianze non aspettate, non subito riconoscibili. Ha la capacità di passarci accanto e di meravigliarci ancora, riconoscendo a se stesso attraverso i nostri occhi la felicità, nel momento esatto in cui lei si presenta e ci rivela il suo nome e noi smettiamo di dimenticarlo in fretta, come spesso ci accade durante i convenevoli e le presentazioni di rito.
Per molto tempo ho voluto altro, ho amato altro, mi sono convinto di volere molto altro. Si può sai? Possiamo ingannarci per molto, moltissimo tempo. Poi la vita ci presenta il conto, è un momento distratto in cui abbassiamo la guardia. Finalmente abbiamo scelto, però abbiamo scelto male. Non ce li sputa in faccia subito, la vita, gli errori di valutazione. All'inizio ci accarezza, ci conforta, ci ripete che siamo pieni di nuovi stimoli e abbiamo infinite possibilità. Poi ogni tanto con la coda dell'occhio non resistiamo, guardiamo e ci accorgiamo che la montagna c'è ancora, sembra seguirci come fa la luna. Magari nel tempo ha schiacciato le nostre responsabilità, creando alibi perfetti in grado di difenderci e noi li stringiamo fra i denti. Sempre in guerra a tutte le ore, fra la vergogna dei rimpianti e l'inutilità di un finto distacco. Vestiti a festa, da grande occasione, elegantissimi e con dentro i sentimenti a stracci.