Scritta da: Marco Oliverio
Non si desidera tanto l'essere felici, quanto il poterlo mostrare agli altri. La felicità è uno status symbol.
Composta sabato 24 maggio 2014
Non si desidera tanto l'essere felici, quanto il poterlo mostrare agli altri. La felicità è uno status symbol.
Viviamo in un mondo dove le madri uccidono i figli, i mariti le loro mogli, i preti violentano i bambini. Dove questo paese non ci appartiene più, dove siamo schiavi a casa nostra... e poi!? Ancora ci stupiamo quando qualcuno finge, gioca con i nostri sentimenti e ci delude... Non c'è più niente ormai di cui dobbiamo stupirci.
Hanno chiuso i manicomi, ed hanno aperto i social network.
Gente che si sente originale. Vestita come altre 100 persone a cui è stato detto che vestirsi così è originale.
Ormai siamo accecati dalla luce dei nostri smartphone, che abbiamo oscurato le nostre menti da tutto il bello che ci circonda.
Ho imparato a sentirmi libero quanto mi basta, per non accorgermi di essere prigioniero di una libertà apparente.
Ognuno ha i propri difetti e le proprie stranezze, l'importante è saperci convivere e portare avanti a testa alta ciò che di buono è in ciascuno di noi!
Si soffre più per la fame di sesso che per aver saltato colazione pranzo e cena.
L'amore è un dono da custodire non un diritto da vantare.
Se la musica potesse prendere forma avrebbe il mistero di uno sguardo assorto, l'intensità di colori accesi, l'allegria di bambini festanti, l'energia di un amore che inizia e che non ha mai fine.