Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.
dal libro "Trama d'infanzia" di Christa Wolf
Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.
Tu sei un raggio di sole nella notte, sei un sorriso in una
giornata triste, sei la speranza in una vita opaca, sei un miraggio
nel deserto, sei la cosa più bella che mi poteva capitare.
Ma ora che tu non ci sei più cosa sei per me?
Non sei più niente... quanto mi manchi...
Sono qui, sognando di te.
Sognando dei tuoi occhi
che mi circondano e mi tengono al sicuro
come una calda coperta.
Sognando del tuo sorriso
che fodera d'argento le mia nera nube
del tuo spirito e umore
che mi tiene compagnia nelle notti solitarie.
Sognando del tuo viso
che mi scalda come il sole nei giorni d'estate,
e la tua voce
fresca come una brezza leggera.
Sognando i tuoi baci,
dolci come la pioggia di primavera.
E di te che giaci qui, al mio fianco, mentre io provo a dormire senza di te.
Stelle brillanti
brezza e profumo del mare.
Dolce notte.
Ma non è abbastanza,
sono sola.
Voglio essere come il mare.
Infinito eppure limitato
Infido e misterioso.
Voglio essere come il mare.
Così affascinante
Così limpido e oscuro allo stesso tempo.
Una doppia personalità.
Nessuno potrà mai dire di averlo conosciuto davvero.
Il bacio per esempio... con le parole giuste può sembrare anche erotico: Sento i tuoi respiri affannosi, apro le tue labbra e intreccio la mia lingua con la tua... fino in gola.
Il vero coraggio è quando non vedi nessuno vicino a te. Allora devi partire da solo. E poi magari ti volti indietro e c'è qualcuno, in mezzo agli alberi, sulla cima di una montagna, al di là del fiume. E capisci che sta camminando al tuo fianco.
La morte non è niente.
Non conta.
Io me ne sono solo andata nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente com'era.
Io sono io e tu sei tu e la vita passata
che abbiamo vissuto così bene insieme
è immutata, intatta.
Quello che siamo stati l'uno per l'altro,
lo siamo ancora.
Chiamatemi con il mio vecchio nome.
Parlate di me con la facilità che avete sempre usato.
Non cambiate il tono della vostra voce.
Non assumete un'aria forzata di solennità o di dolore.
Ridete come abbiamo sempre riso
degli scherzi che facevamo insieme.
Sorridete, pensate a me e pregate per me.
Fate che il mio nome rimanga per sempre
quella parola familiare che è stata.
Pronunciatelo senza sforzo,
senza che diventi l'ombra di un fantasma.
La vita significa tutto ciò che ha sempre significato.
È la stessa che è sempre stata.
C'è una continuità assoluta, ininterrotta.
Cos'è questa morte se non un incidente insignificante?
Perché dovrei essere lontana dal vostro cuore
dal momento che non sono con voi?
Vi sto soltanto aspettando da qualche parte,
molto vicino, appena svoltato l'angolo.
Va tutto bene.
Noi non ci vedremo più, quel che era per noi l'abbiamo fatto, e voi lo sapete. Credetemi: l'abbiamo fatto per sempre. Serbate la vostra vita al riparo da me. E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna che ora vi dice, senza rimpianto, addio.
Sperava di essere abbastanza forte da lasciarla andare, sperava che il coraggio non lo abbandonasse al momento dell'ultimo bacio.