Scritta da: Carmen Roberta Calabrò
- Credo che non incontrerò mai più una schiena come la tua, mi dicevi.
E mentre ti allontanavi, pensavo:
- Eppure, io non ti ho mai voltato le spalle!
Composta venerdì 10 giugno 2016
- Credo che non incontrerò mai più una schiena come la tua, mi dicevi.
E mentre ti allontanavi, pensavo:
- Eppure, io non ti ho mai voltato le spalle!
L'amore è una scala in salita, in cui aspetti chi sappia scendere nel profondo di te.
Siamo paradossali. Abbiamo bisogno di abbracci quando stiamo per perdere chi amiano. E non lo amiamo come dovremmo quando lo abbiamo tra le braccia.
La mia natura mi consacra sempre alla sincerità. Il mio sangue non mente. Talvolta, posso assumere sembianze di gelida pietra. Ma la sostanza del mio cuore è invariabile come la sua forma. Ciò che è vivo e puro non sfiorisce mai: si avvelena d'amore e si disintossica sempre d'amore.
È sempre un dolce viaggio tornare a ieri, alle semplici cose. Perché più semplice è l'amore, più grande è il ricordo.
- A te non è mai capitato? A me, sì. È stato proprio chi ha avuto una seconda possibilità a condannarmi a morte.
- E cos'è successo?
- Che sono più viva che mai.
Ci sono cose che vanno protette. La sensibilità è una di queste.
È arrivato il momento di pretendere la luna, perché il mio cielo è saturo di stelle cadenti.
La solitudine è quella dolce abitudine ad un silenzio che non desidera altro che parlare e vedere col cuore.
È come nel ballo: se l'uomo è valido, la donna si lascerà guidare con la sola forza dello sguardo.