Scritta da: Cesare Puccio
Le piccole "attenzioni" che dai a una donna restano impresse anche dopo tanto tempo... sono quelle che rendono un comune mortale, immortale nella memoria.
Composta lunedì 8 gennaio 2018
Le piccole "attenzioni" che dai a una donna restano impresse anche dopo tanto tempo... sono quelle che rendono un comune mortale, immortale nella memoria.
Saper riconoscere in un attimo di spensieratezza, che la cosa più bella che possa esistere per un uomo, è l'immagine della propria donna affidata tra le proprie braccia ed il proprio petto!
Non c'erano parole, neanche un sussurro. Questa volta neanche gli occhi perché stretti in un abbraccio leggero li tenevamo chiusi, eppure c'era quel fiato non sprecato, quel respiro lento ma intenso e infine l'ultimo sospiro, il più sentito ed è li che ci siamo detti tutto.
Non è peccato "avere e vivere"... ma lo è "desiderare, immaginare e non fare".
Ci riflettiamo molto più ad una goccia di pianto, che ad uno specchio.
Non tutte le pazzie vengono fatte per caso. Le più belle si fanno con un po' di criterio, si fanno per le persone che amiamo, per le persone che restano.
L'importante è notare in silenzio e tralasciare con classe.
È la troppa fame che vi da il senso di digiuno. Imparate a saziarvi con poco e vi renderete conto che col tempo dovrete addirittura trovare a chi dare gli avanzi.
I telefoni hanno troppa memoria... un'infinità di passato da rivivere in pochi tocchi.
Non esiste la gente invincibile. Esiste la gente perseverante. Perseverante quasi al punto da sembrare invincibile.