Scritta da: kicp3
in Frasi & Aforismi (Amore)
Ma io avevo mescolato tanto intimamente la realtà ai sogni che non riuscivo a convincermi ch'essa mai m'avesse baciata.
dal libro "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo
Ma io avevo mescolato tanto intimamente la realtà ai sogni che non riuscivo a convincermi ch'essa mai m'avesse baciata.
Ho vissuto più in quindi giorni che in quindici anni; e mi sembra che nessuna delle mie lunghe settimane di dolore eguagli in acutezza di spasimo questa breve settimana di passione. Il cuore mi duole; la testa mi si perde; una cosa oscura e bruciante è in fondo a me, una cosa ch'è apparsa all'improvviso come un'infezione di morbo e che incomincia a contaminarmi il sangue e l'aniam, contro ogni volontà, contro ogni rimedio: il Desiderio.
E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Riaccendere l'amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s'invelenisce; l'amore anche.
Ci sono amori in agonia che si protraggono ancora, per virtù dell'altrui invidia, dell'altrui ammirazione; poiché l'amante disgustato o stanco teme di rinunziare al suo possesso o al suo assedio in favore della felicità di chi potrebbe succedergli.
Quel che in fondo a noi è rimasto della ferocia originale torna al sommo talvolta con una strana veemenza ed anche sotto la meschina gentilezza dell'abito moderno il nostro cuore talvolta si gonfia di non so che smania sanguinaria ed anela alla strage.
Mi contemplava, con quel suo sguardo inespressivo, come se i suoi occhi fossero stati due scuri specchi che riflettevano la realtà senza capirla e, forse, anche senza vederla.
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Ma voi dovete rinunziare per sempre al mio amore, voi dovete allontanarmi da me; dovete essere nobile e grande, e generoso, risparmiandomi una lotta che mi fa paura. Io ho molto sofferto, Andrea, e saputo soffrire; ma il pensiero di dover combattere contro di voi, di dovermi difendere contro di voi, mi dà un terrore folle. Voi non sapete a costo di quali sacrifizi ero giunta ad ottenere la calma del cuore; non sapete a quali alti e carissimi ideali ho rinunziato... Poveri ideali! Sono diventata un'altra donna, perché era necessario che io diventassi un'altra; sono diventata una donna comune, perché così chiedeva il dolore.
Già alle prime parole che scambiammo sentii qualche stonatura, ma la stonatura è la via all'unisono.