Scritta da: C. De Padua Visconti
L'inferno è la nostra esistenza e le fiamme sono i nostri dolori.
Composta sabato 8 dicembre 2012
L'inferno è la nostra esistenza e le fiamme sono i nostri dolori.
C'è in me una ribellione: dimenticarti per non amarti e amarti per non dimenticarti. I guerrieri più abili sono dalla parte dell'amore.
Accade che le cose che desideriamo cestinare nell'abisso del dimenticatoio riemergono con prepotenza negli incubi della notte. Così come le cose che abbiamo sempre desiderato riemergono sotto forma di sogni, insomma sembra che la notte sia fatta per rimpiazzare vuoti esistenziali fatti di bene e di male!
L'amore è come un bocciolo: in un momento inatteso fiorisce nel cuore e colma di fiori il vuoto dell'anima!
Vorrei formattare il disco rigido della mia esistenza, per riscriverne una diversa.
Non perdete il vostro tempo a piangere il passato, a preoccuparvi del futuro. Vivete il giorno negli attimi che scorrono, i secondi che solcano la vostra anima. Le angosce passate e le felicitazioni presenti sono come polvere nella vostra anima, il vento soffia e porta tutto via.
È falso credere che la notte sia silenziosa, quiete, cupa. Ci sono notti in cui i sogni sono più inquieti della realtà e i pensieri più tormentosi del giorno.
Dobbiamo rassegnarci al fatto che i venti della vita improvvisamente cambiano. È vitale ammainare le vele per meglio contenere le tempeste.
Spesso la vita ci pone domande e ci nega le risposte, come un maestro geloso del suo mestiere.
Quando tutte le porte sono chiuse, e attendi che se ne apra una, attento potrebbe essere l'uscita dal tuo malcontento ma l'inizio di un inevitabile precipizio.