Scritta da: Claudio Rendina
in Frasi & Aforismi (Società)
L'antifascismo è un valore nazionale, l'anticomunismo è una disgrazia.
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L'antifascismo è un valore nazionale, l'anticomunismo è una disgrazia.
I fatti di per sè non fanno paura.
Se invece li vuoi evitare, voltare le spalle e fuggire, questo sì fa paura.
Ma sia questa realtà o sogno, una sola cosa importa: agire bene; se è realtà, perché lo è, e se no, per acquistare amici per il momento del risveglio.
I falsi capi, i malgoverni, sono idioti che adorano gli anelli della catena che li soggioga. Ogni volta che un governo riceve un prestito dal capitale finanziario internazionale, lo mostra come un trionfo, il pubblicizza su giornali, riviste, radio e televisione. I nostri attuali governi sono gli unici, in tutta la storia, che festeggiano la loro schiavitù, la ringraziano e la benedicono.
Vi farò diventare coraggiosi, se necessario contro la vostra volontà.
Il governo della rivoluzione è il dispotismo della libertà contro la tirannia.
Todo para todos, nada para nosotros.
Tutto per tutti, niente per noi.
Quello che qualcuno chiama "sogno", "utopia", "impossibile", "bei desideri", "delirio", "pazzia", qui, nella terra dello Yaqui, si è sentito con un altro tono, con un altro destino. E c'è un nome per questo di cui parliamo ed ascoltiamo in tante lingue, tempi e modi. C'è una parola che viene dall'origine stessa dell'umanità, e che segna e definisce le lotte degli uomini e delle donne di tutti gli angoli del pianeta. Questa parola è libertà.
Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi!
Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche.
Non chiedere garanzie, non chiedere sicurezza economica, un siffatto animale non è mai esistito; e se ci fosse, sarebbe imparentato col pesante bradipo che se ne sta attaccato alla rovescia al ramo di un albero per tutto il giorno, passando l'intera vita a dormire. Al diavolo, squassa l'albero e fa' che il pesante bradipo precipiti al suolo e batta per prima cosa il culo!
Ministri, deputati, professori, artisti, finanzieri, industriali: quella che si suole chiamare la classe dirigente. E che cosa dirigeva in concreto, effettivamente?
Una ragnatela nel vuoto, la propria labile ragnatela.
Anche se di fili d'oro.